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[16.02.07] Tasaday @ Bloom (Mezzago)

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Sephira
view post Posted on 20/2/2007, 08:54     +1   -1




Tasaday @ Bloom (Mezzago), 16.02.07
Report by Gilly_Sephira - Pics by Gilly \ Drex


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Serata speciale al Bloom, i Tasaday celebrano 26 anni di attività, creazione, performance, musica, parole. e non lasciano nessuno a mani vuote, anche materialmente parlando, poiché per l'occasione hanno realizzato un prezioso box con 15 cd audio e un DVD, che raccoglie tutta la loro produzione, dal 1981 fino a questi ultimi anni. Questa sera ripropongono "Fine della produzione", già presentato nel 2006 nel CSO Torchiera.

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Nel piccolo - caldissimo - cinema del Bloom, al secondo piano, lontano dall'ordinario "resto", ci aspetta una introduzione con la proiezione di diapositive, volte a ripercorrere i momenti più importanti della lunga storia del gruppo. Lo sfondo musicale, di natura sperimentale e inconsciamente improvvisata, è creato da un sensore che produce suoni in base ai movimenti che registra nella sala; ricorda il rito del Condomblè in cui il suono non viene prodotto soltanto dagli strumenti o dai tamburi atabaques, ma si trova anche nelle vibrazioni che attraversano ogni corpo e ogni movimento.

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Tasaday sperimentali, contemporanei, rituali e soprattutto industriali, da una violenza psicologica posata, fine come lame invisibili che paralizzano e colpiscono nel vivo - che tanto vivo non è, ma si sa come sono i modi di dire; punzecchiano per arrivare al vivo e farlo tornare fuori - aprire questi fottuti occhi.

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Visual fondamentali per capire le dinamiche della musica e del messaggio; poche le parole, che lasciano il dovuto spazio alle immagini e alla musica, strumenti di comunicazione primitiva, lontani dalle convinzioni materialistiche e cristiane; non è comunicazione ignorante, perché si colpisce in pieno la coscienza.

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Ingresso a mo' di processione rituale, scenario post fine del mondo, dove i pochi superuomini rimasti escono dal bianco bozzolo e ritornano per istinto, per essenza, alle ritmiche comunicative primordiali mischiando ritmi di ferro, ritmi di legno, ritmi che si faranno sempre più industriali con l'avvento di nuove macchine, in un ciclo in cui la storia sembra ripetersi.

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Entriamo nella dimensione del linguaggio e subito si è travolti da un caos sperimentale, centrifughe confuse e deliranti. La mancanza di comunicazione, la differenziazione dell'uno che provoca il caos, la caduta in tempi più Bui, dove il sangue scorre a fiumi per garantire la sopravvivenza della carne e dell'ego.

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Esseri umani che ancora tirano la corda avvicinandosi alla prossima fine, ma c'è ancora una speranza di riconciliazione fra le diverse parcellizzazioni che la mente inevitabilmente crea; scontri che terminano in crescendo senza uno sbocco, dialoghi tra strumenti dal timbro che riecheggia ormai solo nelle orecchie di chi la scena industriale l'ha vissuta, avvento di autorità e pensieri dominanti - il riduzionismo poi è il primo della lista che esclude e fa a botte con la natura spirituale delle cose e dell'uomo, ribellioni di massa che devastano, perché c'è troppa pressione, esagerati confini posti in situazioni che ne hanno già di troppo stretti per natura.

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Avvento di una nuova cultura di macchine, cibernetica, senza però comprendere che le forme hanno un limite, quindi anche tutta la realtà materiale con le leggi annesse e connesse egregiamente enunciate dall'amata scienza induttiva. Il rischio comporta la caduta e i visual lo interpretano pienamente.

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Si era partiti dalla fine di qualcosa per arrivare (inevitabilmente?) ad un'altra fine di qualcosa che di per sé è uguale, mettere in faccia l'abitudine che si incrosta e penetra quasi nel dna.
Ciclicità, cambiamento, ruota che gira in modo continuo passando negli Eoni, nelle rivolte, negli stalli.e come sono arrivati se ne vanno in una nuova fine - inizio - Ouroboros.

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Qualche barlume ancora vive forse, rivolto a quell'Essenza che ancora deve essere liberata e che riuscirà finalmente a distruggere questo ciclo di autodistruzione, in cui la soddisfazione è il piacere più bramato, ma anche qualcosa che svanisce e fa svanire ciò che la circonda, tutto ciò che tocca.

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Errato è considerare il primitivo come qualcosa da mera superstizione, questo pane lasciamolo ai bigotti; bisogna tornare alle origini per capire ciò che rende tanto incompleto il mondo che l'umano "vive" ormai da troppi secoli e gli sfracellamenti nella fredda neve cominceranno a diminuire.

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WALLACE RECORDS DAY
con Girls vs boys + Tasaday + The Hutchinson
una performance audio-visiva nel cinema del Bloom
TASADAY EVENTS
- Tasaday Live “Fine della Produzione”
- Esposizione: TASADAY 1981 – 2007 le foto, i documenti, i reperti.
- Installazione audio a cura di Tommaso Perego su suoni Tasaday
- Presentazione del cofanetto TASADAY 1981 – 2007

TASADAY
1981
2007
26 anni tra le pieghe della sperimentazione sonora.

Le musicassette degli anni '80.
Due Lp fuori catalogo.
I brani editi su compilations.
Gl inediti e i live.
Le immagini
La storia.

Un cofanetto
15 CD.
1 DVD.
Un booklet.

Una produzione in edizione limitata
by Tasaday & Wallace Records.
Prenota: [email protected] - [email protected]
 
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view post Posted on 20/2/2007, 13:38     +1   -1
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Bravi Sephira e Drex, grazie del prezioso contributo :D
 
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