Serata prolifica e di recuperi..triplo report.. tocca ancora al Boccaccio.. il Postumano.. le foto delle sospensioni non sono un granchè, la nikon compatta da lontano non poteva dare il meglio.. a sollevare la sorte del report le parole ispirate di Sephira di quella sera.. more pics and program on drexkode.net
________________________________________________________
Postumano @ FOA Boccaccio (Monza) - Dal 17 al 21 Maggio 2006
Text by Gilly (Sephira) - Pics by Drex
Dal 17 al 21 di Maggio è stato possibile gustare la mostra a tema post-umano e azzarderei condita con tocchi cyberpunk tenutasi al Boccaccio (Monza) e contornata da numerose performance e live set, tra cui l'esibizione dei Freaks Bloody Tricks il giorno 19.
Le opere sono sistemate nel capannone più grande e senza bisogno di acquistare i biglietti si parte per un viaggio attraverso le menti degli artisti; il mezzo è la stessa opera, di qualsiasi genere sia.
Il futuro che traspare dall'immaginazione e dalle opere è meccanizzato e ci addentriamo in un'era governata da robot, che realizzeranno quindi gli ideali futuristici secondo i quali le macchine sono strettamente collegate all'essere umano;
un'era di nuovi esseri umani che di umano avranno ben poco, fino a quando anche il cervello e il cuore saranno sostituiti da marchingegni tecnologici e microchip e il concetto di umanità sarà solo un ricordo da ammirare su una pagina di dizionario custodito nella vetrina di un museo;
un'era di esperimenti chirurgici plastici tecnologici, volti alla creazione di forme perfette;
un'era di mutazioni genetiche, ma anche all'evoluzione di terribili insetti che daranno luogo a numerose invasioni ed epidemie mortali;
un'era di caos che non ha nulla a che vedere con il caos primordiale, perché sarà ben difficile ritrovare un ordine, un'evoluzione, una naturalità e una umanità delle cose.
Una visione apparentemente pessimista che tende ad uno spaventoso realismo, che viene servito su un piatto che abbonda anche di forme ciniche e sarcastiche; si tende a riversare tutto nella parola pessimismo per la paura di guardare la reale situazione del mondo e dell'umanità, ci si rifiuta di concepire come realista la visione del futuro di questo genere.
______________________________________________
Dentro ad una saletta cinematografica post industriale dove sempre più persone cominciano a prendere posto; sala che sembra fatta per proiettare finzione, ma dietro al sipario di plastica si potrà godere solo della vera realtà. L'occhio materiale si allunga il più possibile per penetrare e vedere qualcosa che ancora non è tempo che veda, un'attesa che si tinge di fumo e musica apocalittica ed ipnotica, attesa che fa male solo ad un ego curioso in modo scimmiesco, curioso di cose che non potrà mai vedere perché lo distruggerebbero al primo raggio della loro luce. Il sipario detta la trascendenza ed è come se varcata quella soglia il tempo si fermasse e tutto tacesse in un silenzio quasi cosmico (sembra di vivere in uno dei miei sogni senza audio).
Corpi nudi e lisci dalle linee perfette, mostrano la bellezza primordiale dell'essere umano senza pudore alcuno, gli occhi materiali sono coperti per favorire l'apertura di altri occhi ben più importanti e volgarmente trascurati.
Ferri lucenti come l'ago trafiggono la carne come la prima crisi, uno stadio iniziatico verso prove ben più dure.
Due donne considerabili gemelle, come fossero la dualità che si elimina nel momento in cui rimangono appese nel vuoto prendendo coscienza piena del presente e del loro essere in quel momento. Non sentono le voci e gli applausi, perché stanno volando nelle dimensioni recondite di loro stesse, in una meditazione impegnativa che non lascia spazio alle illusioni.
Anche la bocca viene trafitta, perché le cose importanti sono il silenzio e il respiro, perché la parola è solo espressione di forme che in questo momento risulta inutile.
La musica cosmica non si ferma e due uomini si aggiungono a questa unione, nel dolore e nella sua trascendenza.
Gambe bloccate come se camminassero con la testa nel vuoto, la mente attiva e forte fa procedere, se camminassero con la testa passiva perirebbero all'istante, perché la mente passiva muore sotto alla bellezza e alla grandezza dell'essere.
Non esisteva più tempo, la musica si era fusa con i corpi e le emozioni di unità e gioia che trasudavano dai miei occhi e come braccia luminose cercavano di abbracciare gli altri fratelli.
Tutto in un unico momento al sapore di infinito, sospesi nella pienezza del vuoto dove nemmeno il dolore esiste più, lasciando spazio alla gioia e al silenzio.
